Sulle nanoparticelle

seven_dwarfsL’universita’ di California – Los Angeles pubblica la spiegazione divulgativa di uno studio sulle nanoparticelle di biossido di titanio. La si puo’ trovare tradotta sul blog scientifico Scienza “commestibile”.

Esistono anche altri studi validati interessanti: per esempio, ricercatori dell’Universita’ di Seoul hanno pubblicato su Pubmed nel 2008 dati sulla genotossicita’ di tali particelle sui linfociti.

Linfociti trattati con nanoparticelle di TiO2 hanno mostrato un significativo aumento della formazione di micronuclei (che esprimono una genotossicita’ allo stadio avanzato, non contrastata dalle difese dell’organismo) e rottura del DNA, con anche formazione di sostanze ossidanti (ROS), responsabili di danni ossidativi alle cellule stesse.

Lo studio californiano evidenzia come la tossicita’ sia dovuta probabilmente a un’azione di tipo chimico-fisico, non riconducibile alla natura chimica delle particelle (il biossido di titanio e’ un inerte), bensi’ alle dimensioni delle stesse, qualunque sia la sostanza che le compone.

Lo stesso studio spiega che le nanoparticelle “non passano attraverso la pelle”. Su questo mi permetto di esprimere dei dubbi: la pelle e’ costituita di cellule tanto quanto le parti interne del corpo, quindi riteniamo che possa essere anch’essa permeabile. La misura della permeabilita’ sara’ probabilmente inferiore a quella presentata dalle mucose del tratto respiratorio e digerente; tuttavia non sara’ nulla.