Alimentazione e aflatossine

Aflatossine nel maisDal mio punto di vista non è consigliabile assumere mais biologico (specialmente quello coltivato nelle estati torride e umide come quella del 2003 o, peggio, del 2012) in quanto rispetto al mais “non bio” è più facilmente aggredito da certe muffe ed è quindi più facilmente portatore delle cancerogene aflatossine. Le aflatossine sono tremendamente tossiche, nonché bioaccumulabili. Non si possono eliminare dal cibo, si accumulano nel latte in due modi a seconda del tipo di vacca:
– le mucche metabolizzano le aflatossine B1 e B2, trasformandole in aflatossine M1 e M2, che sono leggermente meno tossiche;
– nelle bufale le aflatossine B1 e B2 passano inalterate.
Personalmente preferisco che io e la mia famiglia evitiamo il mais biologico e la mozzarella di bufala.
Visto che l’estate 2012 è stata un “disastro” per diffusione delle aflatossine in mais, latte e latticini, nel frattempo ho cercato di tamponare il problema in vari modi:

  • acquistando latte e latticini tedeschi (Lidl), che so essere molto meno soggetti al problema; oppure
  • acquistando latte e latticini di latte scremato, dove spero (ma non sono certa) siano meno accumulate le aflatossine; oppure
  • acquistando latticini bio di Tomasoni (vedi pagina), che usa solo latte di mucche alimentate con erba e fieno.

Sul blog Scienza Commestibile potete trovare approfondimenti sul tema delle micotossine.

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