L’impatto della detergenza in Europa
La produzione di detergenti è un settore industriale con un’influenza molto elevata sulla vita di tutti i giorni. A seconda della tipologia dell’utilizzatore si parla di detersivo domestico, per collettività, per uso industriale.
Nei paesi industriali il consumo annuo pro capite di detergenti è dell’ordine di 20-30 kg/anno, che, in Europa, corrisponde a milioni di tonnellate fra detersivi domestici e detergenti per uso personale (rispettivamente 7.300.000 t/anno e 1.900.000 t/anno, stimato al 1998 secondo uno studio danese del 2001); uno studio svedese parla di 4250 ktons ai detergenti prodotti annualmente oltre a 1190 ktons di ammorbidenti , per il solo mercato europeo occidentale.
Questi quantitativi si riferiscono al solo mercato dei prodotti per uso domestico (specialmente per bucato e lavaggio stoviglie); a parte vanno considerati i detersivi per uso professionale.
I detersivi moderni possono contenere 30 ingredienti o più. Gli ingredienti principali sono i tensioattivi, che svolgono il processo di pulizia attraverso reazioni chimiche legate alla tensione superficiale.
Il comportamento e il destino nell’ambiente dei tensioattivi è stato oggetto di estese ricerche, che hanno portato recentemente all’emissione di un Regolamento sui Detergenti (Reg 648/2004/CE, attuativo dal 2005), il quale disciplina la natura dei tensioattivi usati nei detergenti, con particolare riguardo alla loro biodegradabilità.
I builders, che raggruppano le sostanze in grado di abbassare la durezza dell’acqua di lavaggio (ossia la sua tendenza a formare calcare) allo scopo di migliorare la qualità di lavaggio, rappresentano un’altra categoria di ingredienti molto importante.
Questa categoria è finora stata oggetto di normative restrittive solo per quanto riguarda il contenuto in fosforo, il cui effetto dannoso sull’ambiente si manifesta con l’azione eutrofizzante sulle acque.
Nel corso degli anni l’industria della detergenza è stata spinta verso l’innovazione sia da tendenze di mercato (detersivi liquidi o concentrati), sia dalla legislazione per la protezione dell’ambiente (riduzione del contenuto di fosforo, biodegradabilità, etc.).
[Bibliografia specifica: Environmental Project No. 615 2001, Miljoprojekt – Danish Ministry of Environment
– A. Pettersson, M. Adamsson, G. Dave: “Toxicity and detoxification of Swedish detergents and softener products ”, Chemosphere 41 (2000) 1611±1620 ;
– RPA/European Commission “NON-SURFACTANT ORGANIC INGREDIENTS AND ZEOLITE-BASED DETERGENTS , Final Report”, June 2006].