Mi è capitato di confrontare le mie opinioni su argomenti scientifici con quelle di giornalisti che si occupano professionalmente di divulgazione scientifica. Ferma restando l’importanza di aver compiuto degli studi attinenti (è più difficile, infatti, che una persona che ha fatto studi umanistici, come lettere o lingue, capisca bene gli argomenti scientifici e riesca a tradurli adeguatamente per il pubblico), ho rilevato in qualcuno una certa riluttanza a tenere conto di studi scientifici molto aggiornati. Perché?
Pensate a una persona che faccia della divulgazione scientifica il proprio mestiere, basando il proprio reddito, per esempio, sulla redazione di libri con contenuti scientifici divulgativi. Un libro non è facilmente aggiornabile: se vi è esposta una teoria, o una interpretazione di una serie di dati volta a dimostrare una tesi dell’autore, essa non sarà poi soggetta a revisioni in quanto scritta ed esposta in termini “assoluti”. Ciò implica che, se nel giro di pochi anni gli scienziati che fanno ricerca “sul campo” trovano nuovi dati che non suffragano tale teoria, bensì la smentiscono almeno in parte, il divulgatore si sentirà, purtroppo, poco incline a seguire questi nuovi filoni per non smentire quanto aveva scritto nel libro.
Anche a me piace fare divulgazione scientifica, per dovere civico e per spiegare alcune scelte tecniche che opero nel mio lavoro; tuttavia cerco di conservare l’elasticità necessaria ad accogliere i nuovi dati e i nuovi filoni di ricerca portati avanti dagli scienziati. Secondo me non ha senso, infatti, “schierarsi” a favore di una sostanza o di un’altra: se viene dimostrato che una sostanza è più (o lo è meno) tossica di quanto si credeva, a mio parere non è corretto mantenersi per partito preso sulle vecchie posizioni.
Personalmente faccio il possibile per tenermi aggiornata e, lavorativamente parlando, per adattare le mie scelte tecniche agli aggiornamenti in modo razionale. Credo e spero che questo sia il modo più corretto per lavorare, soprattutto considerando che i prodotti a cui applico questa procedura hanno a che vedere sia con la cura dell’ambiente sia con l’igiene di ambienti e persone.