Le analisi da privati sul cromo esavalente a Brescia

Rubinetto_scuroMi hanno chiesto di commentare i livelli alti di cromo esavalente nelle analisi fatte fare da privati.

Durante la conferenza di Brescia (marzo 2014), il funzionario dell’ASL presente e il presidente dell’ordine dei farmacisti hanno ribadito che le analisi, affinché siano confrontabili, devono essere effettuate sempre dallo stesso laboratorio. Questo è vero fino a un certo punto: Altroconsumo, infatti, consiglia di effettuare anche campionamenti domestici e di far analizzare i campioni da un laboratorio affidabile e imparziale.

Il laboratorio convenzionato con Altroconsumo è certificato Accredia (Ente Italiano di Accreditamento), che è l’unico organismo nazionale autorizzato dallo Stato a svolgere attività di accreditamento: valuta la competenza degli operatori dei laboratori di analisi, verificando che le analisi stesse siano attendibili e applichino le metodiche standard. La procedura di accreditamento ha lo scopo di rendere confrontabili le analisi svolte da un qualsiasi laboratorio accreditato rispetto a tutti gli altri accreditati.

Anche un laboratorio di Verona che aveva trovato 66 ug/L in un’acqua di Bovezzo è certificato con Accredia.

Quello che si potrebbe mettere in discussione è la procedura di campionamento, che dovrebbe essere anch’essa standard. Però è anche vero che non si tratta di una sostanza particolarmente delicato (come per esempio l’ossigeno disciolto), per cui se si campiona male si perde tutto il valore del campione… e c’è solo una metodica analitica soggetta a interferenze importanti, fra le varie utilizzabili, ma a mio avviso interessa campioni di acque contenenti altri metalli pesanti (mercurio, molibdeno, vanadio, ferro trivalente) in concentrazioni piuttosto importanti, non certo acque potabili. Ecco, se si trattasse di acque ferrugginose perché tratte da vecchi rubinetti in ferro che “cedono” materiale, allora si potrebbero avere valori falsamente elevati, ma solo con il metodo citato (quello alla difenilcarbazide). È altresì vero che con questo metodo si possono avere valori falsamente bassi per la presenza di cloro libero, spesso presente nelle acque potabili…